Situazione nuovi stadi Italia

Ad oggi poche, pochissime società in Italia sono riuscite a realizzare un proprio stadio di proprietà, tra cui:

  • Juventus
  • Udinese
  • Sassuolo
  • Atalanta

Tra queste squadre l’ultima ad aver realizzato lo stadio di proprietà (completato proprio sotto pandemia COVID) è l’Atalanta e come puoi leggere da tuttoatalanta.com, ecco quali sono stati i passi per la rinascita di questo fantastico impianto.

La ratifica ufficiale di una nuova legislazione progettata per dare una spinta allo sviluppo delle infrastrutture sportive in Italia è stata accolta tra gli altri dalla Fiorentina e dal capo della Lega Serie A Luigi De Siervo.

Il cosiddetto “Sbloccastadi”, o legge sullo sblocco degli stadi, ha ricevuto il via libera dal Senato all’inizio di questo mese ed è stato ora votato dal Parlamento.

Il tapismo rosso è stato un enorme ostacolo nello sviluppo dello stadio in Italia e lo stesso è stato lamentato dai dirigenti delle squadre di calcio.

Tuttavia, sembra esserci luce alla fine del tunnel con i politici che concordano sulla revisione delle normative riguardanti il ​​lavoro connesso agli stadi che hanno un significato architettonico e storico e i file potrebbero non raccogliere più polvere.

In precedenza, le regole che consideravano qualsiasi struttura più vecchia di 20 anni come un elemento di importanza architettonica avevano ostacolato lo sviluppo dello stadio.

La legge rivista si concentrerà sugli impianti sportivi che possono contenere più di 5.000 spettatori.

La revisione della legge consentirà inoltre di superare i pochi requisiti paesaggistici e architettonici imposti dai soprintendenti, che avranno la possibilità di esprimere le proprie opinioni su un progetto, ma entro un periodo di tempo limitato.

I progetti di riabilitazione saranno ora esaminati da una prospettiva diversa e l’attenzione sarà prima sugli obiettivi di sicurezza e sostenibilità, quindi sui fattori relativi alla conservazione e al valore storico.

Il passaggio favorevole, segna un grande passo verso l’ammodernamento o la costruzione di nuovi stadi nel nostro Paese.

Procedure più snelle consentiranno al calcio italiano di intraprendere finalmente un percorso che ci porterà al livello delle nostre concorrenti europee in termini di infrastrutture, con stadi moderni e all’avanguardia che ospiteranno le partite.

Il club di Serie A Fiorentina è una delle tante squadre italiane che sono state impegnate in sforzi di lunga data per migliorare i loro stadi.

Il mese scorso il Comune di Firenze ha approvato una delibera per proseguire la riconfigurazione dello Stadio Artemio Franchi attraverso un più ampio sviluppo dell’area di Campo di Marte in cui si trova lo stadio.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha affermato che la delibera mira a “dare un segnale di concretezza e velocità” alla “costruzione di un nuovo stadio nella Città”, dopo il crollo all’inizio di quest’anno di un progetto per la realizzazione di una nuova arena presso il sito del Mercafir.

In risposta alla nuova normativa, la Fiorentina ha diffuso un comunicato: “(Il presidente) Rocco Commisso e il club viola hanno già preso a cuore questa necessaria riforma dal giugno dello scorso anno che, con l’aiuto della nuova legge, si spera contribuirà alla crescita. del sistema calcio italiano e per renderlo nuovamente competitivo in Europa e nel mondo”.

Nel comunicato si legge ancora: “Nei prossimi giorni verranno analizzati nel dettaglio tutti gli aspetti applicativi in ​​modo che la Fiorentina possa comprendere meglio le nuove possibilità su cui può contare per costruire un nuovo stadio a Firenze.

Restano immutati i punti cardine già espressi il 6 giugno 2020 da Rocco Commisso in merito a un possibile nuovo stadio al posto dell’attuale Artemio Franchi, ovvero la responsabilità del progetto, compreso il controllo da parte di chi investe, la certezza del diritto tempi e la concreta possibilità di realizzare un nuovo stadio moderno e funzionale che il Comune di Firenze e tutti i tifosi viola meritano”.

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